Creatività
BOSCAIOLI E MULATTIERI
Il territorio delle Alte Marche, in particolare quello del Comune di Cantiano, è ricco di vaste distese di boschi che si sviluppano lungo i crinali delle montagne appenniniche.
Questo ambiente naturale è da sempre una delle primarie fonti di sostentamento per gli abitanti e, nei secoli, ha fatto sì che si sviluppassero due mestieri complementari: il boscaiolo e il mulattiere, che spesso erano la stessa persona. Alle dipendenze di imprese o in proprio, i boscaioli provvedevano a rifornire il paese del combustibile necessario: la legna che si tagliava nei boschi e che, in particolare a Cantiano, alimentava soprattutto i forni per la cottura del pane e aiutava a vincere il rigido freddo dell’inverno appenninico sotto forma di carbone. Il taglio di questa non sempre avveniva in prossimità del paese, anzi più spesso implicava il raggiungimento di zone molto lontane e, in questi casi, rincasare a sera dopo una lunga giornata di lavoro diventava praticamente impossibile. Proprio per questo ci si affidava agli instancabili muli e ai loro mulattieri: fatto il carico, questi uomini di montagna seguivano il proprio animale a piedi e, salvo rari momenti in cui potevano approfittare del dorso libero degli animali per un “passaggio”, erano sempre in marcia e riposavano molto poco. La maggior parte dei sentieri che percorrevano muli e mulattieri oggi sono scomparsi sotto la vegetazione: tutte le stradine che videro passare generazioni e generazioni di animali da lavoro e di uomini sono scomparse nei decenni tuttavia, a Cantiano, in alcune zone del territorio, possono ancora essere ripercorse le antiche vie, ossia le mulattiere che, in molti casi, devono il proprio nome a questo antico mestiere.