Cultura
IL POLO MUSEALE
Dall’epoca romana ai giorni nostri, dalla preistoria all’epoca industriale: Sassoferrato offre un percorso storico-culturale vasto e diversificato.
Il Parco Archeologico di Sentinum, parte di questo patrimonio, è ritenuto uno dei siti archeologici più rilevanti delle Marche. Lungo il suo percorso si può visitare l’antica città romana di Sentinum della quale restano visibili un cardine ed un decumano, i resti di un impianto termale pubblico urbano e di uno extra-urbano, colonne di granito, fondamenta, tracce di pavimenti ed una bottega di fusione del metallo. I reperti provenienti da Sentinum sono stati accuratamente raccolti all’interno del Museo Civico Archeologico allestito presso Palazzo Priori. Nello stesso stabile, al primo piano, è ospitata anche la Sala Perottiana in cui è custodita una preziosa raccolta di reliquiari bizantini e fiamminghi tra cui l’Icona di San Demetrio, il pezzo artisticamente più ricco e raro. La Civica Raccolta d’Arte, capofila del Polo Museale di Sassoferrato, propone invece un sintetico itinerario nell’arte dalla fine del Medioevo all’età barocca che comprende ventisei pregevoli dipinti databili dal Quattrocento alla fine del Settecento. Questi ed altre opere in essa contenute provengono da chiese, conventi, confraternite e collezioni private della città e del territorio. A Palazzo Oliva, si trova La Raccolta “Incisori Marchigiani”, istituita nel 2009 grazie alla generosità dei coniugi Pagliarini che hanno trasferito al Comune di Sassoferrato la propria collezione: oltre quattrocento grafiche (tra cui diciassette disegni), realizzate da duecentodieci artisti marchigiani tra cui Federico Barocci, Luca Ciamberlano, Domenico Peruzzini, Simone Cantarini, Giuseppe Diamantini, Carlo Maratta e Paolo Fidanza. Per gli amanti dell’arte contemporanea il Polo comprende la MAM’S (Galleria Civica d’Arte Contemporanea “G.B. Salvi”) allestita nelle ampie ed eleganti sale di Palazzo degli Scalzi, seicentesco edificio situato in Piazza Gramsci. La galleria raccoglie seicentottanta delle circa quattromila opere in dotazione al Comune. L’intera collezione è frutto delle acquisizioni avvenute nel corso degli oltre sessant’anni di storia della Rassegna Internazionale d’Arte/Premio “G.B. Salvi”, uno dei più longevi e prestigiosi eventi nazionali riservati alle arti visive. Per chi vuole conoscere meglio la storia e le tradizioni del luogo c’è invece il Museo delle Arti e Tradizioni Popolari ospitato a Palazzo Montanari, un antico edificio situato su uno sperone di roccia circondato dal verde, sulla collina che divide in due il centro urbano della città. Ultimi, ma non per importanza, la Miniera di zolfo e il Parco archeominerario di Cabernardi, un suggestivo complesso museale a cielo aperto che sorge in prossimità del centro. Questo sito, tra il 1887 e il 1959, accolse il più importante polo estrattivo dello zolfo d’Europa, una realtà che per lunghi anni ha fatto da traino all’economia di un’ampia zona delle Alte Marche.
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