La sua storia inizia nei primi del 1900 quando due imprenditori del posto cominciarono a conservare e commercializzare le visciole locali (che appartengono alla famiglia dei Prunuscerasus da cui derivano anche le amarene) mettendole “sotto” sciroppo zuccherino. La ricetta ebbe così tanto successo da farsi presto conoscere in tutta Italia: nel tempo divenne sempre più apprezzata e, grazie al suo gusto unico e coinvolgente, fu elevata a simbolo di raffinatezza gastronomica. Le istituzioni, il Comune di Cantiano in particolare, intuendo il potenziale di questo prodotto, nel 1999 rilanciarono il progetto attivando un campo sperimentale di visciole. L’amarena di Cantiano oggi è iscritta nell’elenco ufficiale dei prodotti agroalimentari tradizionali della regione Marche, pubblicati nella Gazzetta Ufficiale. Sono solo 3 gli ingredienti di questo delizioso preparato: visciole locali denocciolate, zucchero e succo fresco di limone non trattato. Il frutto, così lavorato, si conserva nel proprio sciroppo e senza alcun tipo di conservanti diventando un prodotto tipico, a km zero, dal gusto autentico e assolutamente naturale. Ottime su gelato, yogurt, ricotta o abbinate a formaggi semi stagionati o erborinati, le Amarene di Cantiano sono perfette per realizzare dolci come panna cotta, bavarese, budini, torte al cioccolato, crostate e cheesecake. Unendole ad acqua fresca si ottiene una bevanda dissetante ed aromatizzata.

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